L'abbandono scolastico è legato alla disoccupazione, l'esclusione sociale e la povertà. Ci sono molte ragioni per cui alcuni giovani rinunciano istruzione e la formazione prematuramente: problemi personali o familiari, difficoltà di apprendimento, o di una situazione socio-economica fragile. Il modo in cui il sistema di istruzione è impostato e l'ambiente in singole scuole sono fattori importanti.
Dal momento che non vi è una sola ragione per la dispersione scolastica, non ci sono risposte facili. Le politiche volte a ridurre l'abbandono scolastico deve affrontare una serie di trigger e combinare l'istruzione e la politica sociale, lavoro giovanile e gli aspetti relativi alla salute, come l'uso di droghe o problemi mentali ed emotivi.
Cosa è stato fatto finora?
- I paesi dell'UE hanno impegnato a ridurre la quota media di abbandono scolastico a meno del 10% entro il 2020;
- Nel giugno 2010 i ministri dell'istruzione hanno concordato un quadro di politiche coerenti, complete e basate su prove per affrontare l'abbandono scolastico. Lavoreranno insieme e scambiare le migliori pratiche e le conoscenze sui modi efficaci per affrontare l'abbandono scolastico;
- Tra il 2011 e il 2013 un gruppo di lavoro sulla dispersione scolastica , che riunisce i responsabili politici e professionisti provenienti da quasi tutti i paesi dell'UE , nonché la Norvegia, l'Islanda e la Turchia, ha esaminato esempi di buone pratiche in Europa e scambiato esperienze in riduzione della dispersione scolastica ;
- Nel marzo 2012, la Commissione ha organizzato una conferenza sulle politiche per ridurre l'abbandono scolastico. Un anno dopo, gli sviluppi politici in materia di abbandono scolastico in otto paesi dell'Unione europea sono stati rivisti.
Quali sono i prossimi passi?
Un gruppo di lavoro sulla politica scolastica continuerà la cooperazione tra i paesi dell'UE.
Il rapporto congiunto Eurydice/Cedefop, Tackling Early Leaving from Education and Training in Europe, accompagna, sostenendola, l'agenda Europa 2020 sulla riduzione dell'abbandono precoce dei percorsi di istruzione e formazione ed è un diretto follow-up della Raccomandazione del Consiglio del 2011 sulle politiche volte a ridurre l'abbandono scolastico precoce. Ha come obiettivo quello di sottolineare gli sforzi degli Stati membri e della Commissione europea in questo ambito attraverso il monitoraggio degli sviluppi nella progettazione e attuazione di strategie, politiche e misure per la lotta all'abbandono precoce e il sostegno all'apprendimento degli studenti.
Numerosi aspetti chiave sono presi in esame in questo rapporto: la raccolta dati e il monitoraggio, le strategie e le politiche contro l'abbandono precoce focalizzate su azioni di prevenzione, intervento e compensazione e sui gruppi ad alto rischio di abbandono precoce, il ruolo dell'orientamento scolastico e professionale, la governance e la cooperazione intersettoriale e l'abbandono precoce dei percorsi di istruzione e formazione professionale (ELVET). Questa sintesi offre una breve panoramica su alcuni di questi aspetti.
Potranno essere richiesti anche dalle lavoratrici della p.a. i voucher per l'acquisto di servizi di baby-sitting, oppure di un contributo per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati in alternativa al congedo parentale. Il contributo è pari a massimo 600 euro mensili.
L'articolo 4, comma 24, lettera b) della legge n. 92/2012 ha introdotto in via sperimentale, per il triennio 2013 – 2015, la possibilità per la madre lavoratrice di richiedere, al termine del congedo di maternità ed entro gli undici mesi successivi, in alternativa al congedo parentale, voucher per l'acquisto di servizi di baby sitting, oppure un contributo per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati, per un massimo di sei mesi.
Da questi benefici erano finora escluse le dipendenti del pubblico impiego, quindi anche le lavoratrici della scuola.
Ora, con decreto del 28 ottobre 2014, pubblicato nella gazzetta Ufficiale dell'11 dicembre 2014 n.287, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze ed il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, ha definito, per il biennio 2014-2015, i criteri di accesso e le modalità di utilizzo delle predette misure, nei limiti delle risorse finanziare stanziate per ciascun anno di sperimentazione, prevedendo che al beneficio possono accedere, oltre alle dipendenti del settore privato o alle lavoratrici iscritte alla gestione separata, anche le dipendenti di amministrazioni pubbliche aventi diritto al congedo parentale.
Con circolare n. 169 del 16 dicembre 2014 l'Inps ha dettato istruzioni in merito.
Molti di voi utilizzeranno il pacchetto di software per ufficio, Microsoft Office. Sia che utilizziate Windows o Mac OS X come sistema operativo, c'è una valida alternativa: LibreOffice. Questa suite di programmi è molto simile a quella di Microsoft e in quanto a funzionalità non ha nulla da invidiare a quest'ultima.
Un po' di storia.
LibreOffice è una suite per ufficio creata da The Document Foundation partendo dal codice sorgente di OpenOffice. La prima versione stabile è stata rilasciata il 25 gennaio 2011 ed era la versione 3.3.0.
È nato in seguito all'acquisizione della Sun Microsystem possessore di OpenOffice, da parte di Oracle, gli sviluppatori di OpenOffice erano preoccupati che la Oracle volesse far diventare OpenOffice un prodotto non più opensource e fondarono quindi la The Document Foundation dove partendo dal codice sorgente di OpenOffice crearono LibreOffice.
LibreOffice è quindi un software libero, il suo nome è composto dalla parola "Libre" che significa "Libero" e dalla parola "Office" che significa "Ufficio". Viene rilasciato con licenza GNU LGPL ed è quindi liberamente scaricabile e modificabile a proprio piacere secondo i termini di licenza.
Cosa offre Libre Office.
Writer è l'elaboratore testi di LibreOffice. Si può usare per tutto, dalla scrittura di una breve lettera alla produzione di un intero libro, con sommari, illustrazioni, bibliografie e diagrammi. Il completamento automatico durante la digitazione, la formattazione automatica e il controllo ortografico automatico rendono semplici compiti difficili (ma sono comunque facili da disabilitare se lo si preferisce). Writer è abbastanza potente per gestire lavori di desktop publishing come la creazione di newsletter a più colonne e opuscoli. L'unico limite è la vostra immaginazione.
Calc vi aiuta a lavorare con i numeri e a affrontare decisioni complesse, quando state soppesando delle alternative. Analizzate i vostri dati con Calc e utilizzatelo poi per presentarne i risultati finali. Grafici e strumenti di analisi contribuirscono a rendere più chiare le vostre conclusioni. Un sistema di aiuto completamente integrato rende più facile il lavoro di immissione di formule complesse. Potete aggiungere dati da database esterni come SQL o Oracle, poi ordinarli e filtrarli per produrre analisi statistiche. Per visualizzare grafici 2D e 3D sono presenti funzioni da 13 differenti categorie, incluse linea, area, barre, torta, X-Y, e rete: con le decine di varianti disponibili, sarete sicuri di trovarne uno che si adatti al vostro progetto.
Impress è il modo più semplice e veloce per creare presentazioni multimediali efficaci. Straordinarie animazioni ed effetti speciali vi aiutano a convincere il pubblico. Potete creare presentazioni di aspetto più professionale di quelle standard che di solito si vedono al lavoro. Potrete attirare l'attenzione di colleghi e superiori con la creazione di qualcosa di diverso.
Draw consente di creare diagrammi e disegni da zero. Un'immagine vale più di mille parole, quindi perché non provare a costruire qualcosa di semplice con diagrammi contenenti aree e linee? Oppure ancora creare facilmente illustrazioni 3D dinamiche ed effetti speciali? Con Draw il disegno è semplice ed efficace.
Base è il front-end per database della suite LibreOffice. Con Base potete integrare perfettamente le strutture di un database esistente nelle altre componenti di LibreOffice, oppure creare un'interfaccia per utilizzare e gestire i dati come applicazione singola. È possibile utilizzare tabelle e query importate e collegate da MySQL, PostgreSQL o Microsoft Access e molte altre fonti di dati, o progettarne di proprie, per costruire front-end con moduli, report e viste. sofisticati. Per una gamma molto ampia di prodotti di database, in particolare le versioni standard di HSQL, MySQL, Adabas D, Microsoft Access e PostgreSQL, il supporto è integrato, oppure facilmente aggiungibile.
Math è un semplice editor di equazioni che permette di impostare e visualizzare velocemente, in notazione scritta standard, equazioni matematiche, chimiche, elettriche o scientifiche. Anche i calcoli più complessi diventano comprensibili quando visualizzati correttamente. E=mc2.
LibreOffice include inoltre un creatore di file PDF; potrete quindi distribuire documenti apribili e leggibili con qualsiasi dispositivo informatico o sistema operativo.
Compatibilità e altro: visita la sezione su Wikipedia
Tutorial video su LibreOffice: da Youtube
Scarica LibreOffice ora.
Nasce la didattica DADA e la si applica in un liceo di Roma e uno di Ostia.
Il DADA è il sistema che consente ai ragazzi di muoversi tra le aule al suono della campanella e di fare lezione in classi tematiche nel corso della giornata. Il professore resta in classe e gli studenti vanno da lui. La classe non cambia, gli studenti sono quelli, quindi non è proprio il sistema americano, si avvicina in realtà più a quello svedese.
Questo metodo aiuterebbe i ragazzi a coinvolgerli in modo attivo alla didattica della scuola, perché muoversi nei corridoi smuoverebbe dalla monotonia e stimolerebbe l'apprendimento.
Un altro elemento innovativo portato nella scuola è quello di rendere tematiche le aule e caratterizzarle con dei colori. Ogni aula inoltre è specifica per ogni materia così che gli studenti possono immergersi completamente nella disciplina che studiano.I colori inoltre stimolano alcuni sentimenti, agendo infatti sugli stati d'animo migliorano la condizione mentale e rendono più felice e gradevole la loro esperienza nelle ore a scuola.
Cliccare per visitare la pagina del Liceo Labriola di Roma
Con la sentenza n. 244 del 28 ottobre 2014 la Corte Costituzionale si è pronunciata sulla legittimità dell'art. 1, commi 98 e 99, della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – Legge di stabilità 2013) in merito alla trattenuta per opera di previdenza del 2,50% sul TFS dei dipendenti pubblici e alla lamentata disparità di trattamento tra quelli assunti prima del 2001 (per i quali è stato ripristinato il TFS) e quelli assunti dopo il 2001. Per questi ultimi, infatti, è in vigore la disciplina del TFR, ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 dicembre 1999 anch'esso ritenuto legittimo dalla Suprema Corte.
Secondo quanto stabilito dalla Corte Costituzionale non sussiste la denunciata duplice violazione degli artt. 3 e 36 della Costituzione, in quanto il trattamento di fine servizio (TFS) è diverso e normalmente "migliore" rispetto al trattamento di fine rapporto (TFR) disciplinato dall'art. 2120 cod. civ.
In allegato la comunicazione di NoiPA
Una guida ragionata:obbligo della scuola di disporre la visita, fasce di reperibilità, riduzione o negazione della prognosi da parte del medico, cosa accade se si è assenti al controllo.
La visita fiscale è un accertamento previsto dall’art. 5 della L. 300/70, predisposto dall’INPS o dal datore di lavoro per verificare l’effettivo stato di malattia del dipendente assente per motivi di salute (può essere praticata anche la visita ambulatoriale da parte dello stesso dipendente, purché concordata con l’ASL). La visita fiscale, infatti, non è limitata a un controllo della presenza del lavoratore in malattia nel domicilio, ma a una vera e propria verifica di merito.
OBBLIGO DELLA SCUOLA DI DISPORRE LA VISITA
L’art. 55 septies del D. Lgs. n. 165/2001, quinto comma, come modificato dalla legge n. 111/2011 prevede l’obbligo da parte dell’Amministrazione di disporre visite fiscali fin dal primo giorno SOLO nel caso di assenze che si verifichino nelle giornate immediatamente precedenti o successive a quelle non lavorative (se il giorno di malattia o uno dei giorni di malattia cada subito prima o subito dopo la domenica o altra festività).
La “giornata non lavorativa”, come da orientamento espresso dal Dipartimento della Funzione Pubblica, deve essere individuata anche con riferimento all’articolazione del turno cui il dipendente è assegnato nonché alle giornate di permesso o ferie concesse.
Per tutti gli altri casi le visite fiscali sono ricondotte alla discrezionalità del Dirigente scolastico.
FASCE DI REPERIBILITA'
Il D.M. n. 206/2009 ha determinato le seguenti fasce orarie di reperibilità per i pubblici dipendenti in caso di assenza per malattia:
dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 18,00.
Durante queste fasce orarie il lavoratore ha l’obbligo della reperibilità presso il suo domicilio (da comunicare all’Amministrazione). L’obbligo di reperibilità sussiste anche nei giorni non lavorativi e festivi quando questi siano compresi nel periodo di malattia
Il lavoratore può rifiutare, senza nessuna conseguenza, l’ingresso ai medici al di fuori dell’orario di reperibilità.
RIDUZIONE DELLA PROGNOSI O NEGAZIONE DELL’INFERMITÀ
La visita fiscale può avvenire al domicilio del dipendente, ma può essere praticata anche la visita ambulatoriale da parte dello stesso dipendente, purché concordata con l’ASL.
La visita fiscale, come già detto, non è limitata a un controllo della presenza del lavoratore in malattia nel domicilio, ma a una vera e propria verifica di merito.
Il medico fiscale ha quindi l’onere di confermare o meno l’esistenza di una malattia che impedisce la temporanea prestazione del servizio.
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