Pubblicato in data odierna all'Albo della scuola l'Avviso per l'individuazione dei docenti trasferiti o assegnati all'ambito territoriale definito dall'Ufficio Scolastico della Regione Emilia Romagna e il conferimento degli incarichi nella scuola sec. I grado Montecuccoli di Pavullo.
Fotografia, l'ottava edizione del premio Bper-Qn il Resto del Carlino per under 25.
Quest'anno il tema è sul tema degli anniversari. Per inviare le foto c'è tempo fino al 5 ottobre. Ecco le modalità di partecipazione:
Bologna - Prenderà il via il 5 giugno ‘Premio Fotografico 2017’ promosso e organizzato da QN il Resto del Carlino e dalla BPER Banca, giunto alla sua settima edizione. Il tema di quest’anno è «Anniversari: quando il passato incontra il futuro».
I protagonisti del Premio saranno ancora una volta i giovani, in particolar modo i ragazzi dai 14 ai 25 anni che nell’anno in corso risultano essere iscritti a corsi scolastici o universitari. Per partecipare è necessario inviare entro il 5 ottobre fino ad un massimo di 3 fotografie (in formato elettronico-JPG) scegliendo una delle seguenti modalità di invio: attraverso il sito http://premiobper.ilrestodelcarlino.it; all’indirizzo di posta elettronica premiobper@ilcarlino.net e anche tramite WhatsApp al numero +39 3351229018.
Ai fini della corretta partecipazione, a ciascun candidato è richiesto di indicare obbligatoriamente i dati anagrafici, la scuola/università di appartenenza, la località in cui è stata realizzata la foto e una breve descrizione del luogo raffigurato.
In allegato il regolamento del concorso.
Circolare MIUR.AOODGOSV.REGISTRO UFFICIALE(U).0004915.04-05-2017 OGGETTO: Anniversario della morte di Antonio Gramsci.
Tra le iniziative intraprese dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in questi mesi per promuovere una scuola aperta, inclusiva, innovativa in grado di rispondere alle richieste della società democratica contemporanea, c’è anche quella di ricordare la vita e l’opera di significative personalità, che hanno contribuito da diverse culture e sensibilità, in differenti contesti e realtà, con vari approcci e orientamenti, a prospettare e realizzare i valori di una concezione democratica dell’educazione.
A ottant’anni dalla morte di Antonio Gramsci si invitano le scuole a riflettere sulla sua figura e sul suo pensiero, utili per comprendere la complessità del presente che viviamo e le sue radici storiche, per promuovere occasioni di studio, ricerca e approfondimento.
Tra i suoi scritti ancora oggi letti e tradotti in tutto il mondo, le Lettere dal carcere e i Quaderni del carcere, si ritrovano temi importanti della sua eredità culturale particolarmente significativi per il mondo della scuola.
1 – Il valore e il concetto di cultura
Gramsci ci ricorda che la cultura non è solo conoscenza enciclopedica, ma una cosa ben diversa: «Bisogna disabituarsi e smettere di concepire la cultura come sapere enciclopedico, in cui l'uomo non è visto se non sotto forma di recipiente da empire e stivare di dati empirici; di fatti bruti e connessi che egli poi dovrà casellare nel suo cervello come nelle colonne di un dizionario per poter poi in ogni occasione rispondere ai vari stimoli del mondo esterno». Gramsci mantiene netto l’impegno per il rigore degli studi e il rifiuto di abbassare la cultura per metterla al livello di chi non sa: «occorrerà resistere alla tendenza di render facile ciò che non può esserlo senza essere snaturato» (Quaderno 12, p. 1550). E ancora: «Occorre persuadere molta gente che anche lo studio è un mestiere, e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio, oltre che intellettuale, anche muscolarenervoso: è un processo di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo, la noia e anche la sofferenza» (Quaderno 12, p. 1549). Inoltre Gramsci...(si invita a scaricare l'allegato per la lettura integrale della circ.Miur)
Nota MIUR 23.02.2017, prot. n. 2000
1. Quadro di riferimento
L'adozione sperimentale di un modello nazionale per la certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione ha coinvolto nel corso del passato anno scolastico 2015/16 circa 2.200 istituzioni scolastiche statali e paritarie. Dagli esiti del monitoraggio effettuato al termine del precedente anno scolastico, attraverso uno strumento statistico-analitico e approfondimenti qualitativi, è emerso un ampio gradimento delle scuole circa le novità introdotte dal modello nazionale (riferimento a competenze disciplinari e trasversali, apprezzamento delle stesse tramite livelli espressi da lettere, possibilità di integrare gli indicatori, assenza di un livello negativo) ispirato ad una visione "formativa" della valutazione e della certificazione nella scuola del primo ciclo. Gli esiti del monitoraggio sono stati pubblicati in un apposito report, curato dal Comitato Scientifico Nazionale per l'accompagnamento delle Indicazioni/2012, reso pubblico e disponibile sul sito istituzionale del MIUR (www.istruzione.it).
Dalle scuole è emersa anche la richiesta di una ulteriore semplificazione del modello, oltre che l'esigenza di dare continuità alle attività di formazione, ricerca e documentazione su un tema di forte impatto sulle pratiche didattiche come è considerato il riferimento non formale alle "competenze". Infatti, la presenza di momenti di osservazione, valutazione e certificazione delle competenze, è considerata una opportunità per attivare nelle scuole pratiche progettuali, didattiche e valutative coerenti con l'impostazione pedagogica del curricolo per il primo ciclo.
Pertanto, nelle more di una compiuta definizione degli assetti normativi richiamati dall'art. 1, comma 181, lett. i), della legge 107/2015 in relazione a nuove modalità di valutazione e certificazione delle competenze, si ritiene opportuno consentire la prosecuzione per l'anno scolastico 2016/17 dell'adozione di un modello nazionale di certificazione con le modifiche suggerite nella presente nota.
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