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DIFFICOLTA' DI APPRENDIMENTO
All'interno dell' area delle difficoltà di apprendimento, attualmente, nella nostra scuola, emergono maggiormente tre tipologie:
1- ragazzi affetti da disturbi specifici di apprendimento (DSA), tra cui la dislessia
2- ragazzi affetti da deficit da attenzione e iperattività (DDAI)
3- ragazzi che provengono da paesi stranieri.
1° punto
Innanzitutto l'insegnamento per questi alunni non è delegato a un insegnante di sostegno, ma si basa sull'impegno di tutti i docenti del Consiglio di Classe, secondo le necessità individuali.
Poichè i ragazzi dislessici hanno capacità di apprendere con un particolare stile, si dovranno seguire alcune linee di comportamento per un approccio corretto:
- dato che la famiglia è parte integrante del percorso formativo del ragazzo dislessico, è indispensabile valorizzare il rapporto tra essa e la scuola. Si ritiene, pertanto, indispensabile un incontro prima dell'inizio delle lezioni con tutto il Consiglio di Classe, durante l'anno ogni qualvolta risulti necessario e comunque non meno di una volta per quadrimestre;
- sarà fondamentale valutare con la famiglia un percorso che favorisca la socializzazione del disturbo col gruppo classe;
- valorizzare la segnalazione scolastica, il cui contenuto deve essere a conoscenza di ogni singolo insegnante e alla base del P.E.P. (Piano Educativo Personalizzato) consegnato ai genitori all'inizio dell'anno scolastico;
- concordare tra i docenti modalità comuni di verifica e valutazione nelle materie orali, interrogazioni programmate su mappa o traccia, gestione del diario, tutte verifiche orali nelle materie orali e comunque strumenti compensativi e dispensativi, come sollecitato nelle Note Ministeriali.
Riferimento normativo:
A completamento delle necessità dei ragazzi dislessici si fa riferimento a quanto indicato dalla Guida edita con il sostegno della Commissione Europea dall'organizzazione Dixlessia International Tools and Technologies (DITT) e al sito www.dislessia.it.
DIAMOCI UNA MANO
Il progetto prevede la consegna ad ogni alunno dislessico, su richiesta della famiglia, di un netbook in comodato d’uso per poter utilizzare audio-libri e mappe concettuali già presentate in classe con la LIM, ove è possibile.
Il progetto si propone come ponte fra attività scolastica e attività pomeridiana per favorire lo sviluppo di competenze, di autonomia e quindi aumentare l’autostima.
2° punto
Comprende quei ragazzi che manifestano incapacità di prestare attenzione in situazioni che richiederebbero concentrazione sul compito, un'estrema mobilità, impulsività e scarso autocontrollo. Queste manifestazioni comportamentali si possono trasformare in vere e proprie emergenze sia per la scuola, che per la famiglia e i coetanei che non sempre sono pronti ad accoglierli positivamente e a reagire alle loro modalità di comportamento nel modo più adatto.
Infine, le strategie applicate a questi allievi sono consigliate anche in casi di altra natura, perché non esiste una sola modalità di insegnamento, né un canale univoco per apprendere e non può esserci staticità nell'organizzazione dell'apprendimento stesso.
3° punto
Riguarda i ragazzi che provengono da paesi stranieri e che sono stati divisi in 4 gruppi:
- nati all'estero da genitori stranieri
- nati in Italia da genitori stranieri
- ragazzi con un genitore italiano ed uno straniero
- nati all'estero da genitori italiani.
Per loro, a seconda del grado di conoscenza della lingua italiana, verranno messe a disposizione ore di alfabetizzazione.