METODOLOGIA E DIDATTICA
Questa è la base del curricolo formativo.
Le competenze metodologiche nel campo della ricerca educativa e didattica sono di fondamentale importanza per chi si trova a dover promuovere e realizzare processi di insegnamento - apprendimento mirati, processi efficaci che abbiano un reale impatto sulla situazione di partenza dell'alunno e che siano in sintonia con il più vasto ambito dei progetti che compongono il piano dell’offerta formativa della scuola.
PATTO DI CORRESPONSABILITA' EDUCATIVA
- fornire una formazione educativo- culturale aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto di ciascuno studente;
- offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, stimolando il processo di formazione di ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e dei tempi di apprendimento;
- offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il merito e a incentivare le situazioni di eccellenza;
- favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili;
- promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri;
- promuovere la salute degli alunni tramite progetti mirati e nell'ambito della didattica quotidiana, cercando di sviluppare in loro una consapevolezza che li spinga ad adottare sani stili di vita;
- garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le Famiglie;
- prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la Scuola intesa come insieme di persone, ambienti e attrezzature, nella consapevolezza di essere parte integrante e attiva di una collettività;
- impegnarsi in modo responsabile nell'esecuzione dei compiti richiesti;
- accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei loro comportamenti;
- valorizzare l'istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti;
- rispettare l'istituzione scolastica, favorendo una assidua frequenza dei propri figli alle lezioni;
- partecipare attivamente agli organismi collegiali;
- controllare quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla scuola (diario o avvisi );
- giustificare tempestivamente assenze e ritardi utilizzando l'apposito libretto;
- condividere con gli insegnanti linee educative comuni, consentendo alla scuola di dare continuità alla propria azione formativa, attribuendo valenza educativa ai provvedimenti presi dagli insegnanti (vedi regolamento e sanzioni);
- collaborare attivamente per mezzo degli strumenti messi a disposizione dall'istituzione scolastica (ricevimento genitori), informandosi costantemente del percorso didattico- educativo dei propri figli.
OBIETTIVI FORMATIVI
VALUTAZIONE
G.L.H. di Istituto
L’art. 15 della L 104/92 prevede che presso ogni scuola di ordine e grado il Dirigente Scolastico deve nominare il GLH di istituto, che affianca i gruppi GLH Operativi sui singoli allievi diversamente abili. I GLH di Istituto hanno compiti di organizzazione e di indirizzo, e sono “gruppi di studio e di lavoro composti da insegnanti (di sostegno e curricolari), operatori dei servizi (degli Enti Locali e delle ASL), familiari (di tutti gli alunni e di quelli con disabilità) e studenti (nella scuola secondaria di secondo grado) con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo”. Possono essere chiamati a partecipare anche membri di Associazioni. È importante quindi che anche questo organismo, nella composizione e funzionamento, per quanto non espressamente disposto dalla legge, sia disciplinato dal regolamento di istituto.
Il GLH di Istituto nell’esplicazione dei suoi compiti, può avanzare proposte al Collegio Docenti, per l’elaborazione del POF e programmare le risorse, creare rapporti con il territorio e gli enti locali per la risoluzione di tutte le problematiche relative alla diversa abilità.
Il GLH di istituto non deve entrare nel merito dei singoli casi ma, come stabilisce l'articolo 15 della legge 104/92, i compiti sono molto chiari: collaborare alle iniziative educative e di integrazione. Non a caso la legge definisce il GLH di Istituto un gruppo di lavoro e di studio. I singoli casi devono essere analizzati in due diverse sedi: i consigli di classe e i GLH operativi.
Il GLH Operativo è invece composto dal Consiglio di Classe (insegnanti curricolari e di sostegno), operatori ASL che seguono il percorso educativo dell’alunno con disabilità, i genitori dell’alunno oltre che eventualmente un esperto richiesto da questi ultimi. Ha il compito di predisporre il Profilo Dinamico Funzionale e il Piano Educativo Individualizzato e di verificarne l'attuazione e l'efficacia nell'intervento scolastico.
Per quanto attiene il compito più specifico, l'integrazione scolastica nella scuola, interviene per:
a) analizzare la situazione complessiva nell'ambito dei plessi di competenza (numero degli alunni in situazione di handicap, tipologia degli handicap, classi coinvolte);
b) analizzare le risorse dell'Istituto scolastico, sia umane che materiali;
c) predisporre una proposta di calendario per gli incontri dei Gruppi tecnici;
d) verificare periodicamente gli interventi a livello di istituto;
e) formulare proposte per la formazione e l'aggiornamento, anche nell'ottica di prevedere corsi di aggiornamento comuni per il personale delle scuole, delle ASL e degli Enti Locali, impegnati in piani educativi e di recupero individualizzati. In definitiva, competenze di tipo organizzativo, progettuale e valutativo e consultivo.
Schematicamente, l'azione del Gruppo di studio e di lavoro a livello di scuola può essere riassunta in competenze di tipo organizzativo, progettuale e valutativo, e consultivo.
E' evidente la necessità della presenza degli Enti locali nei GLH d'Istituto, è chiaramente specificata dalle leggi, ma in particolare proprio perché sono loro individuati come "servizio alla persona e alla comunità" - anche più chiaramente dalla legge 328/00 - che devono operare per rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà della persona umana; in questo caso mettere a disposizione delle scuole, quel personale " specializzato" e "qualificato", ma non solo.
Ma vediamo le Competenze di tipo organizzativo, progettuale e valutativo, consultivo.
L'elenco è da considerarsi indicativo, non esaustivo.
Competenze di tipo organizzativo
* Gestione delle risorse personali (assegnazione delle ore di attività di sostegno ai singoli alunni; utilizzo delle compresenze fra docenti; pianificazione dei rapporti con gli operatori extrascolastici; reperimento di specialisti e consulenze esterne; ecc.).
* Definizione delle modalità di passaggio e di accoglienza dei minori in situazione di handicap; gestione e reperimento delle risorse materiali (sussidi, ausili tecnologici, biblioteche specializzate e/o centri di documentazione, ecc.).
* Censimento delle risorse informali (volontari, famiglie, alunni, competenze non ufficialmente riconosciute, ecc.).
Competenze di tipo progettuale e valutativo
* Formulazione di progetti per la continuità fra ordini di scuola.
* Progetti specifici per l'handicap, in relazione alle tipologie.
* Progetti relativi all'organico (ad esempio, per la riduzione delle classi
che ospitano alunni disabili).
* Progetti per l'aggiornamento del personale, anche in una prospettiva interistituzionale.
Competenze di tipo consultivo
* Assunzione di iniziative di collaborazione e tutoring fra docenti (in presenza di specifiche minorazioni); di confronto interistituzionale nel corso dell'anno; di documentazione e costituzione di banche dati.
Si tratta di una operatività intesa a impegnare preventivamente la disponibilità della scuola, predisponendo in anticipo gli interventi che promuovano l'integrazione, concepita quale fenomeno complesso, richiedente competenze plurime e una cultura condivisa.
«Una società può progredire in complessità solo se progredisce in solidarietà. La complessità crescente comporta un aumento delle libertà, delle possibilità di iniziativa, nonché nuove possibilità di disordine, tanto feconde quanto distruttive. La sola soluzione integratrice è lo sviluppo di una solidarietà effettiva, non imposta, ma interiormente sentita e vissuta come fraternità» (Morin, 1993,p, 74).
Tale sollecitazione è particolarmente valida per il microcosmo-scuola, proprio nel momento in cui ci si avvia verso la prospettiva della piena autonomia organizzativa e didattica.
DIFFICOLTA' DI APPRENDIMENTO
- dato che la famiglia è parte integrante del percorso formativo del ragazzo dislessico, è indispensabile valorizzare il rapporto tra essa e la scuola. Si ritiene, pertanto, indispensabile un incontro prima dell'inizio delle lezioni con tutto il Consiglio di Classe, durante l'anno ogni qualvolta risulti necessario e comunque non meno di una volta per quadrimestre;
- sarà fondamentale valutare con la famiglia un percorso che favorisca la socializzazione del disturbo col gruppo classe;
- valorizzare la segnalazione scolastica, il cui contenuto deve essere a conoscenza di ogni singolo insegnante e alla base del P.E.P. (Piano Educativo Personalizzato) consegnato ai genitori all'inizio dell'anno scolastico;
- concordare tra i docenti modalità comuni di verifica e valutazione nelle materie orali, interrogazioni programmate su mappa o traccia, gestione del diario, tutte verifiche orali nelle materie orali e comunque strumenti compensativi e dispensativi, come sollecitato nelle Note Ministeriali.
- nati all'estero da genitori stranieri
- nati in Italia da genitori stranieri
- ragazzi con un genitore italiano ed uno straniero
- nati all'estero da genitori italiani.
ORIENTAMENTO
CONTINUITA'
Continuità scuole superiori Cavazzi/Sorbelli (FCR)
Modalità operative SECONDO IL PROGETTO APPROVATO
L’attività si realizza tramite i seguenti strumenti principali:
predisposizione di incontri a cadenza regolare fra le rispettive Commissioni continuità
progettazione e realizzazione comune di moduli e/o unità didattiche
progettazione comune di prove e test attitudinali con cui gli alunni di terza media potranno commisurarsi e verificare il possesso di abilità, conoscenze e competenze attese in ingresso nella scuola superiore
un incontro di Scuola Aperta rivolto alle seconde medie
promozione delle attività di carattere culturale svolte all’interno dei rispettivi istituti e partecipazione delle classi secondo l’adesione dei docenti
promuovere l’utilizzo comune della biblioteca dell’Istituto superiore
Recupero
colloqui personali per verificare l'idoneità del percorso scolastico
sostegno individualizzato sulle competenze trasversali relative al metodo di studio
recupero di competenze disciplinari
attività di riorientamento con specifici interventi di recupero sulle discipline della scuola di accoglienza.
PROGETTAZIONE COMUNE DI PROVE E TEST ATTITUDINALI CON CUI GLI ALUNNI DI TERZA MEDIA POTRANNO COMMISURARSI E VERIFICARE IL POSSESSO DI ABILITÀ, CONOSCENZE E COMPETENZE ATTESE IN INGRESSO NELLA SCUOLA SUPERIORE.
UN INCONTRO DI SCUOLA APERTA RIVOLTO ALLE SECONDE MEDIE
Si individuano laboratori adatti e specifici per le classi seconde.
PROMOZIONE DELLE ATTIVITÀ DI CARATTERE CULTURALE SVOLTE ALL’INTERNO DEI RISPETTIVI ISTITUTI E PARTECIPAZIONE DELLE CLASSI SECONDO L’ADESIONE DEI DOCENTI
ATTIVITA'
Promozione delle attività programmate e in via di svolgimento.
Accompagnamento delle classi di scuola media che aderiscano e/o partecipino alle attività culturali della scuola.
Scambio di informazioni in itinere
PROPOSTE ATTUALI
Incontro con l'autore, promosso da Commissione Biblioteca: Alessandro D' Avenia. Possibilità di partecipazione all'evento e alle eventuali attività collaterali.
Percorso Hamelin associazione culturale con intervento di esperto esterno sul FUMETTO: laboratorio Xanadu ( 4 incontri della durata di due ore = 8)
Possibile incontro con un esperto in discipline scientifiche (Fisica)
Incontro con la giornalista MILENA VANONI
PROMUOVERE L’UTILIZZO COMUNE DELLA BIBLIOTECA DELL’ISTITUTO SUPERIORE (COORDINANDOSI CON COMMISSIONE BIBLIOTECA)
Proposte di lettura per scuole medie (tematiche, per disciplina...) su accordi con le scuole medie.
Apertura della biblioteca su appuntamento con un docente responsabile del prestito, con possibilità di visita, consultazione, iscrizione e prestito.
Continuità scuole superiori Marconi
Referente Istituto Marconi per Piano di miglioramento: prof. Edoardo Mazzucato
Continuità scuole infanzia e primaria
DIRITTI ACQUISITI
Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati
(30-12-2014)