Scuola sec. I grado R.MONTECUCCOLI
  Viale Marconi 17-41026 Pavullo nel Frignano (MO)
  Tel.0536/20344-Fax 0536/20131
  Email: momm10600d@istruzione.it
  PEC: momm10600d@pec.istruzione.it
Scuola sec. I grado R.MONTECUCCOLI
  Viale Marconi 17-41026 Pavullo nel Frignano (MO)
  Tel.0536/20344-Fax 0536/20131
  Email: momm10600d@istruzione.it
  PEC: momm10600d@pec.istruzione.it

METODOLOGIA E DIDATTICA

Questa è la base del curricolo formativo.

Le competenze metodologiche nel campo della ricerca educativa e didattica sono di fondamentale importanza per chi si trova a dover promuovere e realizzare processi di insegnamento - apprendimento mirati, processi efficaci che abbiano un reale impatto sulla situazione di partenza dell'alunno e che siano in sintonia con il più vasto ambito dei progetti che compongono il piano dell’offerta formativa della scuola. 

 


PATTO DI CORRESPONSABILITA' EDUCATIVA

  
Con questo Patto Educativo (presente nel diario fornito agli alunni dall'a.s. 2013-14) la Scuola, come soggetto attivo e impegnato nel processo di maturazione dei ragazzi, intende porre l'accento sull'importanza della collaborazione Scuola-Famiglia.
Si stipula con la Famiglia dell'Alunno il seguente Patto Educativo di corresponsabilità con il quale i tre soggetti coinvolti si impegnano rispettivamente nelle azioni sotto riportate.
 
LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
 
  1. fornire una formazione  educativo- culturale aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto di ciascuno studente;
  2. offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, stimolando il processo di formazione di ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e dei tempi di apprendimento;
  3. offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il merito e a incentivare le situazioni di eccellenza;
  4. favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili;
  5. promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri;
  6. promuovere la salute degli alunni tramite progetti mirati e nell'ambito della didattica quotidiana, cercando di sviluppare in loro una consapevolezza che li spinga ad adottare sani stili di vita;
  7. garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le Famiglie;
 
LO STUDENTE SI IMPEGNA A:
 
  1. prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la Scuola intesa come insieme di persone, ambienti e attrezzature, nella consapevolezza di essere parte integrante e attiva di una collettività;
  2. impegnarsi in modo responsabile nell'esecuzione dei compiti richiesti;
  3. accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei loro comportamenti;
 
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A :
 
  1. valorizzare l'istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti;
  2. rispettare l'istituzione scolastica, favorendo una assidua frequenza dei propri figli alle lezioni;
  3. partecipare attivamente agli organismi collegiali;
  4. controllare quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla scuola (diario o avvisi );
  5. giustificare tempestivamente assenze e ritardi utilizzando l'apposito libretto;
  6. condividere con gli insegnanti linee educative comuni, consentendo alla scuola di dare continuità alla propria azione formativa, attribuendo valenza educativa ai provvedimenti presi dagli insegnanti (vedi regolamento e sanzioni);
  7. collaborare attivamente per mezzo degli strumenti messi a disposizione dall'istituzione scolastica (ricevimento genitori), informandosi costantemente del percorso didattico- educativo dei propri figli.
 
 
  
 
Questo Patto Educativo è stato elaborato in base alle seguenti norme:
 
n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità
  
 D.P.R. n. 249 del 24/6/1998 e D.P.R. n. 235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”
 
 D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo”
 
 D.M. n. 30. Del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l'attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”
 
 
 
 

OBIETTIVI FORMATIVI

 
La programmazione è la pianificazione di obiettivi, strategie e tecniche didattiche razionalmente scelte che incrocino la sfera degli obiettivi educativi e cognitivi.
Le programmazioni delle singole materie tengono in considerazione le indicazioni per il curricolo per il primo ciclo d’istruzione emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione e analizzate in sede di riunioni monodisciplinari.
E’ compito della scuola organizzare per lo studente attività educative e didattiche volte a far acquisire conoscenze e abilità: le conoscenze rinviano ai contenuti disciplinari, mentre le abilità rappresentano il “saper fare”. La scuola è chiamata poi ad “aiutare lo studente a trasformare in competenze personali le conoscenze e le abilità”: dunque le competenze costituiscono il punto d’arrivo del processo d’apprendimento, in quanto appropriazione personale e interiorizzazione di quelle conoscenze e abilità che la scuola ha posto come obiettivo per le diverse fasi e tappe del processo d’apprendimento,
Lo studente giungerà alle proprie competenze personali raggiungendo i seguenti obiettivi formativi:
 
CLASSI PRIME E SECONDE
 
Perseguire la conoscenza di sé
Prendere coscienza del proprio corpo (cura e rispetto della propria persona).
Essere disponibili al rapporto con gli altri per superare la tendenza all'egocentrismo e alla vivacità non controllata.
Imparare ad avere cura degli strumenti, dei materiali di lavoro e della cosa pubblica.
Prendere coscienza delle proprie attitudini. 
 
Saper socializzare
Conoscere, capire e rispettare i compagni e gli insegnanti per creare con essi un rapporto di solidarietà.
Lavorare in gruppo in modo che tutti arrivino a realizzare un processo operativo.
Saper operare insieme nel rispetto reciproco.
Saper aiutare i compagni nella consapevolezza delle capacità e dei limiti di ognuno. 
 
Saper comunicare
Usare un linguaggio chiaro.
Esprimere il proprio parere.
Intervenire nelle discussioni e durante le lezioni in modo pertinente.
Prendere la parola in dibattiti e discussioni collaborando senza competitività e arrivismo personale. 
 
Saper lavorare con metodo
Saper cogliere le diverse informazioni da testi specifici.
Saper classificare, collegare e schematizzare le informazioni.
Essere autonomi nelle consegne.
 
Saper progettare e realizzare
Seguire le fasi necessarie per l’attuazione di un lavoro a scuola.
Utilizzare i tempi assegnati.
Riservare il tempo necessario per lo studio e l'esecuzione dei compiti a casa.
 
Saper ascoltare
Ascoltare ponendosi in atteggiamento attivo.
Comprendere il messaggio ascoltato.
Rispondere con pertinenza alle domande. 
 
Saper parlare
Essere in grado di esprimere quanto si ha da dire in modo adeguato rispetto alla situazione e al destinatario.
Usare un linguaggio chiaro, strutturato  e corretto.
Intervenire in una discussione rispettandone  i turni.
Relazionare alla classe su un argomento indicandone i punti essenziali.
Conoscere e saper usare linguaggi specifici. 
 
Saper leggere
Acquisire una corretta capacità di lettura.
Leggere in modo espressivo.
Saper ricercare e raccogliere informazioni da testi scritti.
Dividere in sequenze un testo e ricostruirne semplici schemi.
Saper consultare gli indici.
Dare significato agli artifizi grafici. 
 
Saper scrivere
Scrivere semplici testi che rivelino un’ elaborazione personale.
Scrivere in modo ortograficamente corretto, con buon uso della punteggiatura, lessico appropriato e sintassi adeguata.
Produrre testi organici ed esaurienti.
Scrivere per scopi diversi.
 
Saper analizzare
Saper osservare.
Riconoscere elementi con caratteristiche comuni.
Saper riconoscere le parti di un tutto.
Saper riconoscere i legami tra le parti con la guida del docente.
 
Saper sintetizzare
Individuare e registrare i dati essenziali.
Inquadrare un argomento, un fatto, un fenomeno, nel tempo e nello spazio con la guida del docente.
Costruire grafici, griglie e  schemi con la guida del docente. 
 
Saper applicare
Eseguire un procedimento seguendo le istruzioni.
Uso corretto degli strumenti disciplinari.
 
Saper gestire l'errore
Riconoscere gli errori e la necessità di superarli positivamente.
Riconoscere le situazioni problematiche individuando i dati da cui partire e gli obiettivi da conseguire.
Confrontare con la guida dell’insegnante procedimenti diversi di soluzione. 
  
CLASSI TERZE
 
Perseguire la conoscenza di sé
Maturare piena conoscenza di sé, del corpo e delle proprie attitudini.
Maturare una consapevolezza critica nei confronti dei modelli sociali e comportamentali.
Essere in grado di stabilire costruttivi rapporti con gli altri.
Esercitare l’autocontrollo per affrontare razionalmente e non solo emotivamente i problemi.
 
Saper socializzare
Acquisizione di un comportamento corretto sia in ambito scolastico che extra scolastico.
Conoscere, capire, rispettare i compagni e gli insegnanti, per creare con essi rapporti di solidarietà.
Esprimere il proprio punto di vista nel piccolo e nel grande gruppo ma riconoscere la validità delle critiche altrui e saperne trarne vantaggi. 
 
Saper comunicare
Esprimere in modo critico il proprio pensiero.
Intervenire nelle discussioni e durante le lezioni in modo pertinente e costruttivo.
Prendere la parola in dibattiti e discussioni collaborando senza competitività e arrivismo personale. 
 
Saper lavorare con metodo
Saper cogliere informazioni tipologiche da un testo complesso.
Saper classificare, collegare, schematizzare e interpretare le informazioni.
Sviluppare l’abilità del “prendere appunti”.
 
Saper progettare e realizzare
Individuare le fasi necessarie per l’attuazione di un lavoro.
Calcolarne i tempi. 
Riservare il tempo necessario per lo studio e l'esecuzione dei compiti a casa.
 
Saper ascoltare
Ascoltare con attenzione e valutare.
Interpretare e rielaborare il messaggio ascoltato durante una comunicazione.
Rispondere alle domande con pertinenza effettuando collegamenti con le proprie conoscenze e approfondendo. 
 
Saper parlare
Usare un linguaggio chiaro, preciso, con buona dotazione lessicale e strutturalmente corretto.
Intervenire in una discussone costruttivamente e rispettandone i tempi.
Relazionare su un argomento in modo esaustivo.
 
Saper leggere
Leggere in modo espressivo.
Cogliere il significato di testi scritti per fini diversi.
Saper ricercare, raccogliere e collegare le informazioni.
Dividere in sequenze un testo e ricostruirne lo schema.
 
Saper scrivere
Scrivere testi organici arricchiti da spirito critico.
Scrivere in modo ortograficamente corretto, con buon uso della punteggiatura, lessico appropriato e sintassi adeguata.
Scrivere con la consapevolezza delle finalità che il testo richiede.
 
Saper analizzare
Saper osservare in modo critico.
Riconoscere elementi con caratteristiche comuni.
Saper riconoscere le parti di un tutto.
Saper riconoscere i legami tra le parti. 
 
Saper sintetizzare
Individuare e registrare i dati.
Saper schematizzare.
Inquadrare un argomento.
Costruire grafici e griglie.
Coordinare i concetti appresi e trasferirli in nuovi contesti. 
 
Saper applicare
Eseguire un procedimento riconoscendone le fasi.
Applicare un procedimento al momento opportuno.
Eseguire autonomamente un procedimento noto.
 
Saper gestire l'errore
Riconoscere gli errori e procedere con l’autovalutazione.
Riconoscere le situazioni problematiche individuando i dati da cui partire e gli obiettivi da conseguire.
Confrontare criticamente eventuali procedimenti diversi di soluzioni.
 
 
 
 

VALUTAZIONE

 
GIUDIZI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
  
ADEGUATO E RESPONSABILE IN TUTTE LE SITUAZIONI
ADEGUATO E RESPONSABILE
COMPLESSIVAMENTE ADEGUATO
NON SEMPRE ADEGUATO
POCO ADEGUATO
INADEGUATO
 
 
Il giudizio verrà espresso dal Consiglio di classe in base ai seguenti obiettivi educativi:
1. Rispetta le regole stabilite
2. Ascolta
3. Partecipa in modo costruttivo
4. Porta il materiale e lo utilizza con autonomia
5. Svolge con puntualità ed impegno le attività assegnate a casa
 
CRITERI DI VALUTAZIONE GENERALI VALIDI PER CIASCUNA DISCIPLINA
 
VOTO
10/9 = PIENA PADRONANZA (completa, approfondita, personale)
   8  = BUONA PADRONANZA
   7  = DISCRETA PADRONANZA
   6  = SUFFICIENTE PADRONANZA DEGLI OBIETTIVI MINIMI
   5  = NON ANCORA SUFFICIENTE PADRONANZA
   4  = CONOSCENZE FRAMMENTARIE E LACUNOSE
 
I docenti della nostra scuola, qualora lo ritengano necessario, accanto al voto 6 possono esprimere i seguenti giudizi:
- da consolidare
- rispetto agli obiettivi minimi
- preparazione superficiale
 

 
 

G.L.H. di Istituto

 

L’art. 15 della L 104/92 prevede che presso ogni scuola di ordine e grado il Dirigente Scolastico deve nominare il GLH di istituto, che affianca i gruppi GLH Operativi sui singoli allievi diversamente abili. I GLH di Istituto hanno compiti di organizzazione e di indirizzo, e sono “gruppi di studio e di lavoro composti da insegnanti (di sostegno e curricolari), operatori dei servizi (degli Enti Locali e delle ASL), familiari (di tutti gli alunni e di quelli con disabilità) e studenti (nella scuola secondaria di secondo grado) con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo”. Possono essere chiamati a partecipare anche membri di Associazioni.  È importante quindi che anche questo organismo, nella composizione e funzionamento, per quanto non espressamente disposto dalla legge, sia disciplinato dal regolamento di istituto.
Il GLH di Istituto nell’esplicazione dei suoi compiti, può avanzare proposte al Collegio Docenti, per l’elaborazione del POF e programmare le risorse, creare rapporti con il territorio e gli enti locali per la risoluzione di tutte le problematiche relative alla diversa abilità.
Il GLH di istituto non deve entrare nel merito dei singoli casi ma, come stabilisce l'articolo 15 della legge 104/92, i compiti sono molto chiari: collaborare alle iniziative educative e di integrazione. Non a caso la legge definisce il GLH di Istituto un gruppo di lavoro e di studio. I singoli casi devono essere analizzati in due diverse sedi: i consigli di classe e i GLH operativi.
Il GLH Operativo è invece composto dal Consiglio di Classe (insegnanti curricolari e di sostegno), operatori ASL che seguono il percorso educativo dell’alunno con disabilità, i genitori dell’alunno oltre che eventualmente un esperto richiesto da questi ultimi. Ha il compito di predisporre il Profilo Dinamico Funzionale e il Piano Educativo Individualizzato e di verificarne l'attuazione e l'efficacia nell'intervento scolastico.
Per quanto attiene il compito più specifico, l'integrazione scolastica nella scuola, interviene per:
a) analizzare la situazione complessiva nell'ambito dei plessi di competenza (numero degli alunni in situazione di handicap, tipologia degli handicap, classi coinvolte);
b) analizzare le risorse dell'Istituto scolastico, sia umane che materiali;
c) predisporre una proposta di calendario per gli incontri dei Gruppi tecnici;
d) verificare periodicamente gli interventi a livello di istituto;
e) formulare proposte per la formazione e l'aggiornamento, anche nell'ottica di prevedere corsi di aggiornamento comuni per il personale delle scuole, delle ASL e degli Enti Locali, impegnati in piani educativi e di recupero individualizzati. In definitiva, competenze di tipo organizzativo, progettuale e valutativo e consultivo.
Schematicamente, l'azione del Gruppo di studio e di lavoro a livello di scuola può essere riassunta in competenze di tipo organizzativo, progettuale e valutativo, e consultivo.
E' evidente la necessità della presenza degli Enti locali nei GLH d'Istituto, è chiaramente specificata dalle leggi, ma in particolare proprio perché sono loro individuati come "servizio alla persona e alla comunità" - anche più chiaramente dalla legge 328/00 - che devono operare per rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà della persona umana; in questo caso mettere a disposizione delle scuole, quel personale " specializzato" e "qualificato", ma non solo.
Ma vediamo le Competenze di tipo organizzativo, progettuale e valutativo, consultivo.
L'elenco è da considerarsi indicativo, non esaustivo.
Competenze di tipo organizzativo
* Gestione delle risorse personali (assegnazione delle ore di attività di sostegno ai singoli alunni; utilizzo delle compresenze fra docenti; pianificazione dei rapporti con gli operatori extrascolastici; reperimento di specialisti e consulenze esterne; ecc.).
* Definizione delle modalità di passaggio e di accoglienza dei minori in situazione di handicap; gestione e reperimento delle risorse materiali (sussidi, ausili tecnologici, biblioteche specializzate e/o centri di documentazione, ecc.).
* Censimento delle risorse informali (volontari, famiglie, alunni, competenze non ufficialmente riconosciute, ecc.).
Competenze di tipo progettuale e valutativo
* Formulazione di progetti per la continuità fra ordini di scuola.
* Progetti specifici per l'handicap, in relazione alle tipologie.
* Progetti relativi all'organico (ad esempio, per la riduzione delle classi
che ospitano alunni disabili).
* Progetti per l'aggiornamento del personale, anche in una prospettiva interistituzionale.
Competenze di tipo consultivo
* Assunzione di iniziative di collaborazione e tutoring fra docenti (in presenza di specifiche minorazioni); di confronto interistituzionale nel corso dell'anno; di documentazione e costituzione di banche dati.
Si tratta di una operatività intesa a impegnare preventivamente la disponibilità della scuola, predisponendo in anticipo gli interventi che promuovano l'integrazione, concepita quale fenomeno complesso, richiedente competenze plurime e una cultura condivisa.
«Una società può progredire in complessità solo se progredisce in solidarietà. La complessità crescente comporta un aumento delle libertà, delle possibilità di iniziativa, nonché nuove possibilità di disordine, tanto feconde quanto distruttive. La sola soluzione integratrice è lo sviluppo di una solidarietà effettiva, non imposta, ma interiormente sentita e vissuta come fraternità» (Morin, 1993,p, 74).
Tale sollecitazione è particolarmente valida per il microcosmo-scuola, proprio nel momento in cui ci si avvia verso la prospettiva della piena autonomia organizzativa e didattica.

 
 
 
 

DIFFICOLTA' DI APPRENDIMENTO

 
 
All'interno dell' area delle difficoltà di apprendimento, attualmente, nella nostra scuola, emergono maggiormente tre tipologie:
1- ragazzi affetti da disturbi specifici di apprendimento (DSA), tra cui la dislessia
2- ragazzi affetti da deficit da attenzione e iperattività (DDAI)
3- ragazzi che provengono da paesi stranieri. 
 
1° punto
Innanzitutto l'insegnamento per questi alunni non è delegato a un insegnante di sostegno, ma si basa sull'impegno di tutti i docenti del Consiglio di Classe, secondo le necessità individuali.
Poichè i ragazzi dislessici hanno capacità di apprendere con un particolare stile, si dovranno seguire alcune linee di comportamento per un approccio corretto:
  • dato che la famiglia è parte integrante del percorso formativo del ragazzo dislessico, è indispensabile valorizzare il rapporto tra essa e la scuola. Si ritiene, pertanto, indispensabile un incontro prima dell'inizio delle lezioni con tutto il Consiglio di Classe, durante l'anno ogni qualvolta risulti necessario e comunque non meno di una volta per quadrimestre;
  • sarà fondamentale valutare con la famiglia un percorso che favorisca la socializzazione del disturbo col gruppo classe;
  • valorizzare la segnalazione scolastica, il cui contenuto deve essere a conoscenza di ogni singolo insegnante e alla base del P.E.P. (Piano Educativo Personalizzato) consegnato ai genitori all'inizio dell'anno scolastico;
  • concordare tra i docenti modalità comuni di verifica e valutazione nelle materie orali, interrogazioni programmate su mappa o traccia, gestione del diario, tutte verifiche orali nelle materie orali e comunque strumenti compensativi e dispensativi, come sollecitato nelle Note Ministeriali.  
Riferimento normativo: 
 
 
 
 
A completamento delle necessità dei ragazzi dislessici si fa riferimento a quanto indicato dalla Guida edita con il sostegno della Commissione Europea dall'organizzazione Dixlessia International Tools and Technologies (DITT) e al sito www.dislessia.it.
 
DIAMOCI UNA MANO
Il progetto prevede la consegna ad ogni alunno dislessico, su richiesta della famiglia, di un netbook in comodato d’uso  per poter utilizzare  audio-libri e mappe concettuali già presentate in classe con la LIM, ove è possibile.
Il progetto si propone come ponte fra attività scolastica e attività pomeridiana per favorire lo sviluppo di competenze, di autonomia e quindi aumentare l’autostima.
 
 
 
2° punto
Comprende quei ragazzi che manifestano incapacità di prestare attenzione in situazioni che richiederebbero concentrazione sul compito, un'estrema mobilità, impulsività e scarso autocontrollo. Queste manifestazioni comportamentali si possono trasformare in vere e proprie emergenze sia per la scuola, che per la famiglia e i coetanei che non sempre sono pronti ad accoglierli positivamente e a reagire alle loro modalità di comportamento nel modo più adatto.
Infine, le strategie applicate a questi allievi sono consigliate anche in casi di altra natura, perché non esiste una sola modalità di insegnamento, né un canale univoco per apprendere e non può esserci staticità nell'organizzazione dell'apprendimento stesso.
 
3° punto
Riguarda i ragazzi che provengono da paesi stranieri e che sono stati divisi in 4 gruppi:
  • nati all'estero da genitori stranieri
  • nati in Italia da genitori stranieri
  • ragazzi con un genitore italiano ed uno straniero
  • nati all'estero da genitori italiani. 
Per loro, a seconda del grado di conoscenza della lingua italiana, verranno messe a disposizione ore di alfabetizzazione.

 

ORIENTAMENTO

 
 
 
orientamento-1.jpg
 
 
L'orientamento è previsto nei tre anni con percorsi graduali per una più approfondita conoscenza di sé e delle proprie risorse. I docenti lavoreranno nell'ambito della propria area ma anche attraverso percorsi interdisciplinari. La scuola offre materiali adeguati a realizzare attività da proporre alle classi.
 
Standard minimi:
- rafforzare l'investimento orientativo della nostra scuola media potenziandone la dimensione formativa;
- garantire il raccordo tra i saperi che si pongono alla base di un processo formativo;
- inserire gli alunni in una progettualità comune e in continuità con altri ordini di scuola;
- offrire trasversalità del contributo delle discipline e degli interventi;
- favorire la costruzione dell'identità attraverso la consapevolezza dell'esperienza (laboratori e attività facoltative);
- favorire la progettualità, attraverso la consapevolezza delle proprie attitudini, competenze e difficoltà (autovalutazione);
- superare le frammentarietà dell'iter scolastico recuperandone la valenza formativa ed orientativa;
- contribuire a valorizzare ed integrare risorse ed occasioni di conoscenza e di formazione presenti nel contesto territoriale;
- attrezzare gli studenti di competenze trasferibili dalle situazioni scolastiche alla vita sociale. 
 
Attività specifiche per le classi terze:
Incontri con referente continuità scuole superiori sia per i genitori che per gli alunni. 
Distribuzione materiali di presentazione delle scuole della Provincia compresi i giorni di scuola aperta.
Territorio di Pavullo: visite guidate alle scuole di II grado presenti. con la partecipazione dei ragazzi ad alcune ore di lezione e di laboratorio.
 

 

CONTINUITA'

 

Continuità scuole superiori Cavazzi/Sorbelli (FCR)

 
Referente Cavazzi/Sorbelli: prof. Sghedoni Rosalba
 

Modalità operative SECONDO IL PROGETTO APPROVATO

L’attività si realizza tramite i seguenti strumenti principali:
predisposizione di incontri a cadenza regolare fra le rispettive Commissioni continuità
progettazione e realizzazione comune di moduli e/o unità didattiche
progettazione comune di prove e test attitudinali con cui gli alunni di terza media potranno commisurarsi e verificare il possesso di abilità, conoscenze e competenze attese in ingresso nella scuola superiore
un incontro di Scuola Aperta rivolto alle seconde medie
promozione delle attività di carattere culturale svolte all’interno dei rispettivi istituti e partecipazione delle classi secondo l’adesione dei docenti
promuovere l’utilizzo comune della biblioteca dell’Istituto superiore

Recupero

colloqui personali per verificare l'idoneità del percorso scolastico
sostegno individualizzato sulle competenze trasversali relative al metodo di studio
recupero di competenze disciplinari
attività di riorientamento con specifici interventi di recupero sulle discipline della scuola di accoglienza.

PROGETTAZIONE COMUNE DI PROVE E TEST ATTITUDINALI CON CUI GLI ALUNNI DI TERZA MEDIA POTRANNO COMMISURARSI E VERIFICARE IL POSSESSO DI ABILITÀ, CONOSCENZE E COMPETENZE ATTESE IN INGRESSO NELLA SCUOLA SUPERIORE.

UN INCONTRO DI SCUOLA APERTA RIVOLTO ALLE SECONDE MEDIE
Si individuano laboratori adatti e specifici per le classi seconde.
PROMOZIONE DELLE ATTIVITÀ DI CARATTERE CULTURALE SVOLTE ALL’INTERNO DEI RISPETTIVI ISTITUTI E PARTECIPAZIONE DELLE CLASSI SECONDO L’ADESIONE DEI DOCENTI

ATTIVITA'

Promozione delle attività programmate e in via di svolgimento.
Accompagnamento delle classi di scuola media che aderiscano e/o partecipino alle attività culturali della scuola.
Scambio di informazioni in itinere

PROPOSTE ATTUALI

Incontro con l'autore, promosso da Commissione Biblioteca: Alessandro D' Avenia. Possibilità di partecipazione all'evento e alle eventuali attività collaterali.
Percorso Hamelin associazione culturale con intervento di esperto esterno sul FUMETTO: laboratorio Xanadu ( 4 incontri della durata di due ore = 8)
Possibile incontro con un esperto in discipline scientifiche (Fisica)
Incontro con la giornalista MILENA VANONI


PROMUOVERE L’UTILIZZO COMUNE DELLA BIBLIOTECA DELL’ISTITUTO SUPERIORE (COORDINANDOSI CON COMMISSIONE BIBLIOTECA)
Proposte di lettura per scuole medie (tematiche, per disciplina...) su accordi con le scuole medie.
Apertura della biblioteca su appuntamento con un docente responsabile del prestito, con possibilità di visita, consultazione, iscrizione e prestito.

 
 

Continuità scuole superiori Marconi

Referente Istituto Marconi per Piano di miglioramento: prof. Edoardo Mazzucato

 

Continuità scuole infanzia e primaria

Alunni classi quinte: accoglienza nelle classi della Scuola Media durante l'anno scolastico; passaggio di informazioni per la formazione classi e anche ad anno scolastico iniziato coi coordinatori. 
 
Referenti per Piano di miglioramento: Francesca Benedetti e Gerardina Cuccu
 

 

DIRITTI ACQUISITI

 

Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati 

(30-12-2014)

Traduci (translate by Google)

PON 2014-2020

banner PON 14 20 circolari FESR PROGETTI ANNO SCOLASTICO 2018/19